Spettacolo teatrale di Salvatore Arena
con Massimo Zaccaria


Domenica 23 marzo, ore 21.30

Km97, Via della Ferrandina 5 (prov. Lecce-Novoli)
Ingresso gratuito, gradita la prenotazione
info: 3296115941 / info@sumproject.org

Dagli ulivi del Mezzogiorno alle conifere delle regioni del Nord, “Il Ritorno”, spettacolo teatrale in scena domenica 23 marzo, ore 21.30 al Km97 di Lecce, è la storia di Giustino, un uomo che attraversa una nazione intera sullo sfondo della seconda guerra mondiale. Soldato prima, partigiano poi, lotta tra i rigori di un inverno che non finisce, tra stazioni, accampamenti, pali della luce, bivacchi provvisori e spargimenti di sangue. C’è anche spazio per l’amicizia e per un amore che non troverà mai un lieto fine, perché Monica (questo il nome della partigiana conosciuta sulle montagne) viene uccisa, insieme a tanti altri compaesani, da un agguato dei fascisti. Giustino, rimasto solo, torna all’albero di ulivo della sua terra, a medicare le ferite del cuore e dei piedi.
Salvatore Arena, il regista, ha cercato di raccontare una storia che fosse di tutti e di nessuno, particolare ed universale allo stesso tempo perché, se è vero che il sentimento, la fatica e le brutture dell’animo umano sono uniche e irripetibili, è anche vero che le dinamiche della guerra, dell’amore, della morte, possono essere spesso universalizzate. “Nel fumo delle macerie di un’Italia distrutta da una guerra, ho immaginato il ritorno di quest’uomo verso un’umanità dimenticata, verso un’innocenza perduta. Ritrovare lo sguardo di una madre, sotto un ulivo, per ritrovare il senso di un vivere forse perduto per sempre.”
La scena si presenta scarna ed essenziale. Una sedia, un secchio, un piccolo ulivo, e tutta la verve e la fisicità di Massimo Zaccaria, attore e voce narrante, riportano lo spettatore al piacere del teatro di narrazione, con la sua capacità di affabulare chi ascolta, di far vivere i brividi di freddo delle notti all’addiaccio, la sensazione di sporco del sangue dell’uomo sull’uomo, e le ferite sui piedi spaccati che hanno attraversato un Paese intero.
Massimo Zaccaria, brindisino classe ’79, dopo il successo dello spettacolo “La Cisterna”, finalista al Premio Ustica 2009 è alla seconda collaborazione con Salvatore Arena, regista e attore calabrese, di Mana Chuma/Teatro, tra i protagonisti di Pali, Premio UBU 2009 come migliore novità italiana.