Lavoratrici salentine si raccontano: quaranta donne ritratte da quaranta giornaliste.

Il ricavato andrà interamente all’associazione Per un sorriso in più onlus che opera a sostegno dell’Unità Operativa di Oncoematologia Pediatrica del Vito Fazzi.

Presentazione
martedì 22 luglio, ore 21
Km97 (Via della Ferrandina 5, prov. Lecce-Novoli)

“Date alle donne occasioni adeguate e sapranno fare di tutto” (O. Wilde). La frase è sulla quarta di copertina del libro A nido d’ape. Lavoratrici salentine si raccontano: quaranta donne ritratte da quaranta giornaliste, volume curato da Fabiana Salsi, Ilaria Marinaci, Ilaria Lia, Daniela Pastore, Valentina Murrieri, Serena Costa ed edito da Esperidi. Farà tappa al Km97 di Lecce, al vecchio casello ferroviario, martedì 22 luglio, alle ore 21.
Il libro è nato con una precisa finalità benefica: devolvere l’intero ricavato delle vendite all’associazione “Per un sorriso in più Onlus” che opera a supporto dell’Unità Operativa di Oncoematologia Pediatrica del “Vito Fazzi” di Lecce. Realizzato con il patrocinio della Consigliera di Parità della Provincia di Lecce e il contributo di Vestas Hotels & Resorts, “A nido d’ape” è un lavoro collettivo che mette ottanta donne allo specchio, focalizzando l’attenzione su quaranta storie di lavoro e di vita, di progetti e di successi.
Nel corso della presentazione, moderata dalla giornalista Veronica Valente, interverranno alcune delle protagoniste del libro a raccontare storie di coraggio e quotidianità come Lucia Spiri, con la sua LapianTiamo Cannabis Social Club, associazione no profit che promuove l’uso terapeutico della canapa per patologie come sclerosi multipla, cancro, dolore cronico, sla, parkinson, glaucoma, ed altre. E ancora, ci saranno Maria Cristina Rizzo, a capo della Procura per i minorenni, Elsa Valeria Mignone, magistrato in prima linea contro la mafia e i reati ambientali, e Maria Luisa Toto, presidente e anima del Centro Antiviolenza Renata Fonte, punto di riferimento per le vittime di maltrattamenti, violenza e stalking.
Ospite d’eccezione, la regista Paola Manno, vincitrice del Nastro d’Argento al “Taormina Film Festival 2012”, col cortometraggio La Guerra dei Mariti che sarà proiettato durante la serata insieme ad un lavoro inedito. A far da cornice, la mostra pittorica sul matrimonio, For talamo or not for talamo, curata da Emanuela Chiriacò, artista che lavora sui concetti di infinito e alterità attraverso sculture, immagini, poesia e pittura.

IL LIBRO
Dai magistrati in prima linea contro la malavita organizzata e impegnati nella tutela dell’infanzia come Maddalena Torelli, Valeria Elsa Mignone e Maria Cristina Rizzo, alle attiviste per la parità di genere e la difesa delle donne vittime di violenza come Serenella Molendini e Alessia Ferreri, Pina Nuzzo e Maria Luisa Toto. E ancora, intellettuali e protagoniste della politica locale e nazionale, come la filosofa Michela Marzano, l’onorevole Teresa Bellanova e la ex senatrice Adriana Poli Bortone. Tra le protagoniste di “A nido d’ape” non mancano, poi, grandi nomi dell’arte come la pianista Valeria Vetruccio, l’attrice Silvia Civilla, la fotografa Caterina Gerardi, la filmaker Paola Manno, la produttrice Rai Patrizia Bulgari, le cantautrici Evy Arnesano e Anna Cinzia Villani e la campionessa sportiva Flavia Pennetta. Immancabili anche le imprenditrici di successo che hanno contribuito a creare economia sostenibile sul territorio come Stefania Mandurino, Luciana Delle Donne e anche Immacolata Cubello, vincitrice del premio “La giardiniera” della Regione Puglia. Così come le donne in corsia che hanno dedicato la propria vita a salvare quelle degli altri, come il primario Assunta Tornesello e Suor Margherita Bramato, che dirige il “Panico” di Tricase, o le ricercatrici che operano nel silenzio di laboratori, come Cristina Mangia. E ancora, le donne in divisa come Beatrice Passante e le protagoniste di storie semplici ma dalla straordinaria carica poetica, come la pescatrice di Porto Cesareo Laura Ferrari. Tante poi, nel libro, le signore che hanno segnato la vita culturale della provincia da Anna Palmieri a Maria Luisa Capasa Morroy e Lucia Seracca Guerrieri Portaluri e infine donne che si sono distinte nel mondo dell’informazione come Gabriella Della Monaca, la giornalista al timone del primo telegiornale tutto salentino, e Marina Ricci, vaticanista del Tg5.
Solo una parte, queste, delle donne ritratte nel libro (l’elenco completo e dettagliato è in calce). Dall’arte alla scienza, dal sociale alla cultura, le donne salentine racchiuse in “A nido d’ape” sono tutte impegnate infatti in vari settori ma hanno in comune caparbietà, forza di volontà, lungimiranza. Tutte operose, dinamiche, instancabili. Proprio al pari delle api.
Il volume – per il quale le quaranta giornaliste coinvolte hanno prestato la loro opera gratuitamente e con grande entusiasmo – non ha ovviamente nessuna pretesa di esaustività. Non mira, infatti, a rappresentare una mappatura completa delle donne “eccellenti” del Salento perché è stato concepito in modo molto spontaneo, seguendo la naturale propensione di ciascuna delle autrici a ritrarre l’una o l’altra protagonista. In questo modo, nell’intento delle curatrici, si è cercato di raccontare un pezzo di storia locale, scavando nel segreto della forza di grandi donne che si sono affermate nella vita e nel lavoro.